In questo articolo spiegheremo come creare una startup innovativa, quali sono i vantaggi, i requisiti e benefici.

Anno 2012, l’Italia si è appena lasciata alle spalle il periodo più buio della crisi economica scoppiata nel 2007, Il debito pubblico è aumentato vertiginosamente, la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è esplosa e sempre più imprese registrano perdite e nei casi peggiori falliscono. E’ in questo contesto che nasce il Decreto Legge 179/2012, noto anche come “Decreto Crescita 2.0”, il cui obiettivo dichiarato è la creazione di un contesto in cui idee imprenditoriali caratterizzate da una forte componente innovativa possano avere successo e in questo modo creare occupazione qualificata, in particolare giovanile, attrarre talenti e capitali dall’estero, diffondere una cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità e la promozione della mobilità sociale.

Si scoprirà poi che il decreto crescita 2.0 avrebbe rappresentato solo un’impalcatura normativa alla quale si sarebbero aggiunti altri interventi legislativi di potenziamento che hanno portato infine all’attuale normativa in materia.

Il sistema legislativo attuale prevede molte opportunità per le cosiddette “start up innovative” nonché regole di accesso precise e non particolarmente stringenti.

Sei una start-up innovativa?

Il d.l. 179/2012 definisce start-up innovative:

  • Impresa nuova o costituita da non più di 5 anni;
  • Residente in Italia, o in un altro paese EU se con sede produttiva o filiale in Italia;
  • Fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
  • Non quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • Reinveste gli utili nella società (divieto di distribuzione utili);
  • Non è il risultato di fusione, scissione o cessione di ramo aziendale;
  • Ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente l’innovazione tecnologica: Per rispettare quest’utimo requisito deve essere vera almeno una delle seguenti condizioni: :
    • sostiene spese in R&S e innovazione per almeno il 15% del maggiore fra fatturato e costo della produzione,
    • Impiega personale altamente qualificato (Almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure 2/3 con laurea magistrale),
    • è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

E’ importante notare che non vengono poste limitazione in merito ad età o settori, è necessario solamente che l’impresa in questione operi nel campo dell’innovazione tecnologica.

Quali sono i vantaggi per le Start-up innovative?

Le misure di agevolazione previste dal d.l. 179/2012 sono valide per 5 anni a partire dalla data di costituzione della società:

  • Costituzione gratuita con firma digitale: Possibilità di redigere l’atto costitutivo e le successive modifiche gratuitamente e con firma digitale;
  • Esonero dai diritti camerali e bolli: Esenzione dal pagamento di diritti camerali annuali, diritti di segreteria e imposte di bollo, con un risparmio complessivo di circa 2000 euro;
  • Gestione societaria flessibile: viene data la possibilità di creare categorie di quote dotate di particolari diritti (quote con diritti di voto scollegate dalla quota di capitale sociale detenuto), possibilità di emettere strumenti finanziari partecipativi e di offrire quote di capitale al pubblico;
  • Ripianamento perdite più facili: Nel caso di perdite superiori ad 1/3 del capitale sociale vige per le società ordinarie l’obbligo ad aumentare il capitale sociale di un ammontare tale da riportare le perdite sotto tale soglia entro l’esercizio successivo. Le start up innovative godono di un termine posticipato al 2° esercizio successivo;
  • Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica: nel caso conseguano ricavi “non congrui” oppure siano in perdita fiscale sistematica non scattano nei loro confronti le penalizzazioni fiscali previste per le cosiddette società di comodo;
  • Maggiore facilità nelle compensazioni IVA: La startup innovativa è esentata dall’obbligo di apporre il visto di conformità per la compensazione di crediti IVA fino a un massimo di 50.000 € (soglia ordinaria è 15.000 €);
  • Disciplina del lavoro tagliata su misura: Le start-up innovative possono assumere personale con contratti a tempo determinato di durata variabile da 6 a 36 mesi, con la possibilità, al termine dei 36 mesi, di un ulteriore rinnovo per un massimo di 12 mesi;
  • Salari flessibili: Viene data la possibilità di dividere i salari in una componente fissa (che deve essere comunque superiore ai minimi tabellari previsti per legge) e una parte variabile. La parte variabile può essere collegata ad indici di efficienza e redditività dell’impresa;
  • Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale: Possibilità di remunerare i lavoratori attraverso stock option e work equity che non rientrano nel reddito imponibile ma vengono tassati come capital gain (ne deriva una minore imposizione fiscale);
  • Incentivi all’investimento in capitale di rischio: il 30% del capitale investito in start-up innovative, fino ad un massimo di 1 milione di euro per persone fisiche e di 1,8 milioni di euro per società, può essere detratto dall’imposta lorda sui redditi;
  • Possibilità di raccogliere capitale con strumenti di Crowdfunding: Possibilità di effettuare compagne di Equity crowdfunding. Al fine di rendere il mercato secondario più fluido, vengono dematerializzate le quote di capitale sociale, con conseguente riduzione degli oneri connessi allo scambio di queste;
  • Facilitazione per l’accesso al credito: Viene facilitato l’accesso al “Fondo di Garanzia per le Piccole Imprese”, un fondo pubblico che facilità l’accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia sui prestiti bancari. La garanzia copre fino all’80% del capitale erogato fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro;
  • Supporto all’internazionalizzazione: Viene creata la “Carta Servizi Startup” che dà diritto a uno sconto del 30% su molti dei servizi offerta da ICE, un’agenzia che si occupa di fornire assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia per le aziende che vogliono internazionalizzare la propria attività;
  • Finanziamenti Agevolati: È stato istituito un fondo da 200 Milioni di euro con il fine di offrire mutui a tasso zero per il 70% della spesa totale. In aggiunta viene garantito un 20% del finanziamento a fondo perduto per le start-up delle regioni Convergenza;
  • Investimento diretto nell’equity da parte di venture capital pubblica: Per accelerare lo sviluppo delle imprese ad alto contenuto innovativo è stato creato un nuovo soggetto pubblico: Invitalia Ventures. La società, con una dotazione di 86,65 Milioni, funziona come una venture capital: investe, solo in concomitanza con altri soggetti privati, nel capitale sociale delle start-up acquisendo quote del capitale sociale;
  • Fail-fast: in caso di fallimento della start-up innovativa, l’obbiettivo è quello di permettere all’imprenditore di ripartire subito con un nuovo progetto imprenditoriale. Per questo motivo la start-up innovativa è stata sottratta alla disciplina ordinaria del fallimento, venendo annoverata tra i soggetti non fallibili.

Risultati

Dalla Relazione annuale del 2017 su start-up e PMI innovative, pubblicata dal ministero dello sviluppo economico a 5 anni dal lancio della politica nazionale per le start-up innovative, emerge l’impatto sull’ecosistema italiano dell’innovazione:

  1. Le start-up e PMI innovative italiane che beneficiano della policy dedicata sono quasi 8.000, quasi il doppio rispetto a due anni fa;
  2. Il tasso di sopravvivenza delle start-up innovative è molto elevato: solo il 6% delle start-up costituite nel 2014 e il 10% di quelle costituite nel 2013 ha cessato la propria attività;
  3. La forza lavoro impiegata da startup e PMI innovative è pari a 46.107 persone;
  4. Nel 2016 le startup e PMI innovative hanno generato un fatturato superiore ai 2 Miliardi di euro;
  5. 27 start up hanno superato nel 2016 quota 5 milioni di euro di fatturato;
  6. Le start-up innovative per le quali sono presenti dati di bilancio sia per il 2015 che per il 2016 registrano una crescita media del fatturato dell’81,3%, passando da una media di 115mila euro ad una media di 208mila euro;
  7. Le start-up innovative investono di più di altre imprese. Il loro tasso di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale è del 25%, 8 volte superiore rispetto a quelli di tutte le società di capitali italiane;
  8. Grazie all’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI è stato erogato credito bancario per 503 milioni di euro a favore di start-up e PMI innovative;
  9. Nel 2015 gli investimenti in equity in start-up innovative sono aumentati del 64% per effetto degli incentivi fiscali previsti dallo startup Act italiano;
  10. Startup e PMI innovative che hanno fatto ricorso all’equity crowdfunding hanno raccolto 12,5 milioni di euro in 109 campagne.

 

Links utili:

Sito del Registro Imprese / Ministero dello Sviluppo Economico: http://startup.registroimprese.it/isin/static/startup/index.html