Cash is King. Probabilmente l’avete sentito da sempre, ma cosa vuol dire veramente?

I contanti in questo contesto non sono banconote e monetine, ma soldi in banca che puoi spendere oggi. È la risorsa più importante di qualsiasi business, ed anche quella che è troppo frequentemente incompresa.

Hai bisogno di denaro in banca

Il problema del cash flow in un business è la tendenza a darli per scontati. Pensiamo e ragioniamo in profitti, ma usiamo il cosidetto “Cash” ovvero denaro disponibile sul conto corrente.

Gli interrogativi legati ai profit (utili) ed il cash sono diversi.

Utile o profitto è un concetto di contabilità che dipende da molti limiti temporali imposti da vendite, costi, e spese. Il cash, d’altro canto, è quello che serve per pagare i conti.

Nonostante il cash flow sia critico, persone pensano in termini di profitti. Quasi tutti lo facciamo. Quando immagini un nuovo business, pensi a quanto costerà produrre il prodotto, a quanto potrai venderlo, e quale potrebbe essere la marginalità per prodotto. Siamo addestrati a pensare ad un business come le sue vendite meno costi e spese, che equivale ai profitti.

Ciò nonostante, non paghiamo con i profitti di un business. Usiamo i flussi di cassa. Aziende redditizie vanno in bancarotta perché hanno tutti i loro soldi legati a degli assets e non possono pagare le loro spese. Dunque il capitale circolante (working capital) è vitale per la salute di una azienda.

Sfortunatamente, spesso non vediamo le implicazioni di cassa come chiaramente dovremmo, cioè una delle cose più importanti per una corretta pianificazione aziendale. Dobbiamo gestire i flussi di cassa con la stessa attenzione con cui gestiamo e valutiamo i profitti.

Profitti non garantiscono flussi di cassa

Parzialmente, il cash flow dipende dalle normali pratiche aziendali  del settore di qui si opera.

Le attività produttive, per esempio, devono gestire l’impatto del cash flow sull’inventario, mentre attività di servizio generalmente no. Business che vendono ad altre aziende devono, di solito, attendere che i loro clienti paghino le fatture; aziende stagionali generalmente gestiscono cicli prevedibili.

Il cash flow dipende principalmente dall’operatività e caratteristiche dello specifico settore e non da quanto sia redditizia la propria azienda.

L’attesa di essere pagato

Un’azienda consegna un prodotto o offre un servizio ad un altro business o cliente insieme ad una fattura. La richiesta di pagamento arriva dunque dopo. Questo è estremamente comune per vendite tra B2B, e vuol dire che il valore della fattura è incluso nelle vendite mensili, quindi contabilizzato come vendite – ma questo non significa che l’incasso avvenga nello stesso momento e che sia accreditato in banca.

Contrariamente, quell’importo risiede sulla categoria di contabilità chiamata Fatture Attive (Account Receivable) finché il conto non arriva ed è depositato in banca. Il tempo medio tra la consegna della fattura e la ricevuta dei soldi di chiama periodo di raccolta, o giorni di raccolta. Il problema che le aziende affrontano è che tutti i soldi nelle fatture attive si riflette sui profitti come vendite, ma non sono presenti nel conto bancario. Dunque non puoi spenderli perchè non li hai disponibili.

Aziende redditizie possono fallire solamente perché hanno troppo denaro in fatture attive, e non abbastanza in banca. Il denaro viene mostrato nelle vendite ma che non è ancora arrivato in banca, dunque sono piene di crediti vs clienti. Fondamentalmente, essere redditizi non impedisce il fallimento.

Comprare prima di vendere

La maggior parte delle attività di prodotto, come negozi, devono comprare i prodotti prima di venderli. Fabbricanti e assemblatori devono comprare i componenti e materiali prima di creare e vendere il prodotto finito; questo crea un alto potenziale di problemi per il cash flow.

È chiamato inventario: prodotti per la rivendita, materiali per fabbricare, componenti da assemblare. Soldi spesi per l’inventario non risultano nei profitti fino alla vendita finale – ma quando spesi,  il denaro non é comunque più in banca.

Per aziende che dipendono su un inventario, la gestione di esso può essere critica per il cash flow. È troppo facile avere soldi legati all’inventario che resta sulle mensole per troppo tempo, e non deteriora. Quella spesa risulta già uscita dal conto in banca ma non impatta i profitti e perdite.

Pagare dopo le fatture

L’opposto di fatture attive sono le fatture passive (Account Payable), che rappresentano il denaro che un’azienda deve pagare ai suoi fornitori.

Prendersi 30 o più giorni per pagare le fatture è positivo per il cash flow. Ogni euro che si trattiene nelle fatture passive è denaro ancora in banca, ma non più nei tuoi profitti. Si sottraggono le spese dai profitti quando vengono contabilizzate, non quando si pagano.

In sostanza: Attenzione al cash flow

Il dato più importante per i dirigenti di un’azienda è dunque il cash flow, non i profitti. Aziende redditizie possono finire i fondi a causa di una mancanza di cash flow.

Non c’è modo di evitarlo: per gestire un’attività, bisogna pensare più al cash flow, e non solo ai profitti.